Calcolo pensione sistema retributivo on line con esempio pratico di simulazione calcolo pensione retributiva

Come si fa il calcolo della pensione con il sistema retributivo on line con esempio pratico mediante una simulazione di calcolo pensione retributiva

Cos'è la pensione con il metodo retributivo? Dunque, per effetto della Riforma Fornero-Monti del 2011 e per esigenze di bilancio e sostenibilità del sistema pensionistico italiano (a loro dire...) il Più Conveniente sistema di calcolo della pensione agganciato alla retribuzione del lavoratore e noto come sistema o metodo retributivo è stato abolito per tutti i lavoratori a decorrere dall'1 gennaio del 2012. Tuttavia, il calcolo con il sistema retributivo continuerà ad essere applicato, fino ad esaurimento e salvo novità legislative (per esempio, il Governo M5S-Lega), ad una serie di lavoratori considerati meno giovani e quindi non suscettibili di piena applicazione del sistema contributivo (vedi calcolo pensione metodo contributivo).Come si calcola la pensione col sistema retributivo? Trattasi, in sostanza ed estrema sintesi, di un sistema di calcolo della prestazione e/o assegno pensionistico che poggia intereramente sulla retribuzione percepita dal lavoratore durante la sua vita professional-lavorativa. Come calcolare la pensione col sistema retributivo? Allora, mediante il sistema retributivo la pensione del lavoratore è quantificata ovvero calcolata considerando come punto di riferimento le retribuzioni (stipendi, salari e reddito per i lavoratori autonomi) che il pensionando ha percepito durante l'ultimo periodo di tempo rispetto all'ingresso della pensione. La prestazione finale cioè la pensione materialmente percepita è calcolata sommando differenti quote, ciascuna delle quali è relativa ad un certo e differente periodo di anzianità lavorativa. Vediamo quali sono i requisiti per rientrare nella pensione retributiva, illustrati i quali faremo una simulazione a mezzo un esempio pratico di pensione retributiva e, soprattutto, la differenza (in negativo) rispetto quella contributiva

Nella specie, il calcolo della pensione retributiva verrà quantificata pro quota e cioè:
1) ai contributi di anzianità maturati fino al 31 dicembre 2011 per chi al 31 dicembre 1995 poteva far valere almeno 18 anni di anzianità contributiva;
2) ai contributi di anzianità maturati sino al 31 dicembre 1995 per chi a tale data NON poteva far valere almeno 18 anni di anzianità.
Con il sistema retributivo quindi il calcolo della pensione si baserà sulle seguenti 2 quote:
Quota A: verrà calcolata sulla anzianità maturata al 31 dicembre 1992.
A sua volta, la quota A si baserà: A1: se lavoratori dipendenti sulla media degli ultimi 5 anni o 260 settimane di retribuzione utile percepita dal pensionando; A2: se lavoratori autonomi dagli ultimi 10 anni o 520 settimane.
Quota B: verrà determinata sulle anzianità contributive dall'1 gennaio 1993 e fino alla data dell'effettiva decorrenza della pensione. A sua volta anche la quota B si baserà:
B1: se lavoratore dipendente sia pubblico che privato sulla media degli ultimi 10 anni di retribuzione utile percepita dal pensionando; B2: se lavoratore autonomo sulla media degli ultimi 15 anni.
Abbiamo evidenziato in neretto la parola media in quanto proprio la media delle retribuzioni predette sono soggette a rivalutazione. Come?
Per le anzianità fino al 31 dicembre 1992 la rivalutazione è pari all'incremento istat, mentre le anzianità successive a quest'ultima data vengono rivalutate aggiungendo l'1% in più al predetto incremento istat. Maggiori informazioni su: calcolo rivalutazione monetaria pensione retributiva e contributiva. Passiamo ora a quell'esempio pratico di calcolo della pensione retributiva e confronto con quella contributiva.

Che differenza c'è tra sistema contributivo e retributivo? Beh, crediamo che il miglior modo per descrivere le differenze tra i due tipi di pensione sia quello di operare un confronto tra le medesime: a questo mira la griglia sottostante. Come è risaputo, il sistema di calcolo retributivo è molto più generoso rispetto quello contributivo in quanto, a parità di condizioni, la pensione percepita col retributivo è sempre più vicina all'ultimo stipendio e/o salario erogato. Confronto tra retributivo e contributivo: la tabella prende in esame tre differenti tipi di reddito e tre diverse età pensionistiche. Come potremo notare, a parità di reddito e/o di età, la pensione calcolata con il sistema retributivo è sempre più alta a confronto con quello contributivo, laddove 100% significa l'ultimo stipendio percepito. Cosa dimostra l'esempio di calcolo retributivo e contributivo? Ci fa vedere come le percentuali delle colonne rosse (pensione retributiva) a parità di età e reddito sono sempre più alte rispetto alle colonne blu (pensione contributiva).
Riportiamo un esempio pratico inserito nella tabella: lavoratore con reddito lordo di 30000 euro che va in pensione a 66 anni percepirà: il 78,50% dell'ultimo stipendio col retributivo e il 58,20% col contributivo cioè il 20% in meno di pensione. Cos'altro ci fa notare il confronto tra contributivo e retributivo? Che il divario tra i due sistemi è maggiore man mano che aumenta il reddito: i redditi più alti non solo sono sempre più lontani dal 100% ma anche la differenza di trattamento in termini percentuali si allarga. Infatti, se nell'esempio predetto la differenza era del 20%, nel caso del reddito di 150mila euro annui che va in pensione a 66 anni la differenza tra i due sistemi sale al 25% (52,10% contro 27,50%).
NB: Elaborazione dati della griglia curata dal portale PensioniOggi.it

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