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Prestiti per pagare le tasse 2024


Finanziamenti quali mutui e prestiti per pagare le tasse all'Agenzia delle Entrate contributi Inps successione e per il pagamento di imposte varie



Finanziamenti per pagare tasse, imposte e contributi: quali sono le soluzioni? Che tipo di strategie posso attuare? Dunque, la questione è piuttosto articolata ed in quanto tale dobbiamo suddividere alcune soluzioni che abbiamo identificato ma che tuttavia non sempre sono identiche per tutti coloro i quali hanno questo problema, ma che, a volte, come vedremo, variano (e parecchio) in base a varie ipotesi.
Prestiti per pagare le tasse: di quali ipotesi "solutive" parliamo? Allora, le soluzioni dipendono sia dallo status del "debitore" che dal tipo di tassa, imposta o contributo da pagare. Dal punto di vista dello status possiamo dividere i soggetti in 3 categorie: 1) i privati (dipendenti, pensionati, etc.); 2) autonomi e liberi professionisti; 3) datori di lavoro, nel senso più lato della locuzione (per es. imprese, aziende, etc.). NB: i soggetti di cui ai nr. 2) e 3), volendo, potranno scegliere le soluzioni per i privati, ma non viceversa: un privato non potrà, come vedremo, optare per le soluzioni previste per autonomi e datore di lavoro. Mentre, dal punto di vista del tipo di imposte, tasse e contributi, dipende da: 1) dall'ente impositore (Agenzia delle Entrate, Inps, Enti locali, associazioni di categoria come ad es. la CCIAA, ecc.); 2) dall'ammontare del debito (sotto o sopra una certa soglia); 3) dal tipo di tasse, imposte e contributi: pensate che alcune di esse non possono essere rateizzate, talchè l'unica soluzione rimane quella di pagare per intero, previo finanziamento a parte. Proseguiamo...

Finanziamenti per pagare le tasse: come, di fatto, si dovranno attuare? Fissiamo un concetto: qualsiasi strategia sia essa soggettiva (relativa ai debitori) che oggettiva (relativa ai tributi) va verso una direzione: il pagamento delle imposte, tasse e contributi a rate! Già, perchè se facciamo il finanziamento e paghiamo in un'unica soluzione le tasse, pagheremo le rate del finanziamento, se, invece, chiediamo la rateizzazioni delle cartelle esattoriali (inclusa la cosiddetta rottamazione delle cartelle) pagheremo comunque e sempre le tasse a rate: in qualsiasi caso ci toccherè pagare le tasse a rate, anche se, come vedremo, ci sono rate e rate. Analizziamo, per gradi, le soluzioni da quella più conveniente a quella meno conveniente.
Prestiti per pagare l'Agenzia delle Entrate: la citiamo per prima e non a caso...
Ad oggi, 2024, la soluzione più conveniente per i Contribuenti, tutti (quindi i nr. 1, 2 e 3 su citati) è aderire alla rateizzazione proposta dall'Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) ovvero la rottamazione delle cartelle esattoriali, in particolare la cosiddetta rottamazione quater, la quale permette di rateizzare, fino a 5 anni, debiti tributari di vario tipo (Irpeg, Ires, Iva, Inail, bollo auto, Irap, successione, Enti locali quali ad esempio Imu, Tari...) senza pagare le sanzioni, gli interessi e l'aggio al riscossore. Per queste motivazioni conviene! NB: la rottamazione ha tuttavia un presupposto: a prescindere dal tipo di tassa, imposta o contributo e dall'ente impositore, l'adesione alla rottamazione quater è permessa solo quando l'agente della riscossione sia l'Agenzia delle Entrate Riscossione, non altri riscossori.
Prestito per pagare contributi inps: è possibile aderire alla rottamazione? Certo! L'adesione alla rottamazione delle cartelle esattoriali di contributi previdenziali Inps è fattibile in quanto il riscossore è l'Agenzia delle Entrate Riscossione. Vediamo cosa fare se non aderiamo alla rottamazione o in caso di decadenza della stessa...

Prestiti per pagare le tasse: cosa fare prima di fare un passo del genere?
Allora, prima ancora di avanzare un eventuale finanziamento per il pagamento delle imposte, nell'ipotesi di decadenza della rottamazione, la legge ci consente, malgrado la decadenza, di aderire al piano ordinario di rateizzazione presso qualunque ente impositore che permette di rateizzare già in fase di liquidazione ed accertamento, nonchè di chiedere il pagamento a rate anche all'agente che si occupa della riscossione, qualunque esso sia, semprechè permetta la rateizzazione. Negli anni, si è passati dalle 50000 euro, alle 60000 euro e fino agli attuali 120000 euro (per ogni singola istanza, al 2024) di tasse rateizzabili in automatico: basta solo presendare la domanda di rateizzazione! Mentre, per rateizzare imposte oltre le 120 mila euro, c'è bisogno di dimostrare una "temporanea situazione di difficoltà economica" da dimostrarsi anche tramite la presentazione dell'ISEE. Per entrambi i casi (o fino od oltre le 120.000 euro) il piano di rateizzazione ordinario arriva fino a 72 rate mensili (6 anni). Oltre a quello "ordinario", abbiamo il piano straordinario di rateizzazione il quale arriva fino a 120 mesi (10 anni), ma per avanzare istanza di pagamento decennale c'è bisogno di un requisito specifico: dimostrare di non poter pagare la rata mensile, situazione che si verifica quando la rata mensile supera il 20% (un quinto) del reddito mensile familiare. Per ultimo, è prevista una proroga della rateizzazione fino ad ulteriori 6 o 10 anni laddove il contribuente dimostri un peggioramento della sua situazione economica ma a condizione che non vi sia stata la decadenza del piano di rateizzazione. NNBB: Perchè è importante per il Contribuente-debitore provare prima con la rottamazione e/o rateizzazione ordinaria e straordinaria e poi con un finanziamento per pagare le tasse? Beh, sicuramente perchè al fisco, a differenza di una banca, non dovremo dimostrare di avere un reddito o, come vedremo, in alcuni casi, un immobile.

Prestiti per pagare le tasse: è rateizzabile qualsiasi tipo di imposta, contributo o tassa che dir si voglia? Come anticipato, esistono e sono vigenti alcune tipologie di tasse (per fortuna sono poche) che non possono essere rateizzate: un esempio di tasse che non si possono pagare a rate sono i contributi di un contratto di formazione e lavoro, le sanzioni amministrative della regione Sicilia, e qualche altra (sono una decina). Per queste l'unica soluzione, al 2024, rimane il pagamento una tantum per intero da attuarsi eventualmente tramite un finanziamento, del quale ci occuperemo appresso, soprattutto per quanto riguarda tutte le altre tasse.
Finanziamenti per pagare le tasse: quali sono? Sono tutti quei casi in cui, volendo pagare le tasse a rate, si è decaduti o dalla rottamazione o dalla rateizzazione ordinaria e straordinaria oppure perchè il Contribuente, per motivi suoi, sceglie direttamente di finanziarsi tramite un istituto di credito od altro... Questi finanziamenti possono essere di diverso tipo, in base, ricordiamo, ai soggetti su descritti ai nr. 1, 2 e 3: a) un prestito personale; b) una cessione del quinto o del doppio quinto; c) un mutuo liquidità; d) un mutuo chirografario; e) un prestito cambializato; e come ipotesi estreme e residuali f) il credito su pegno; g) il prestito tra privati. Descriviamoli in breve, rinviando gli interessati ai rispettivi collegamenti.

Prestiti per pagare le tasse tramite prestiti personali: è la prima soluzione, esperibile da tutti, e consente ab initio di pagare una tantum (od anche in parte) il fisco e poi di pagare delle rate fino a 15 anni (cfr. prestiti personali fino 15 anni). Non conviene, anche se purtroppo rimane l'unica soluzione per chi non ne ha altre, laddove i debiti fiscali siano superiori alle 40-50 mila euro per via del tasso d'interesse rispetto alla rottamazione (il 2% dall'agosto 2023), mentre negli altri casi, dal settembre 2023 vanno dal 4,50% al 6% per i debiti di natura erariale e del 10,50% per debiti di natura previdenziale ed assistenziale (Inps, Inail, etc.), pertanto, almeno in quest'ultimi casi, i tassi di un prestito personale sono più o meno uguali.
Cessione del quinto e del doppio quinto: ha dei limiti cioè non permette rate oltre i 10 anni e, relativamente ai pensionati, non è loro permesso di cedere il doppio ma solo il quinto (cfr. calcolo importo massimo cessione del quinto stipendio e pensione).
Mutuo ipotecario per liquidità: è la migliore soluzione per chi ha un importo elevato di tasse da pagare (da 40-50 mila in poi). Presuppone un immobile, anche di terzi, sul quale accendere il mutuo. Ha il beneficio di avere i tassi identici a quelli dell'acquisto della prima casa e crea, al bisogno, rate particolarmente basse in quanto può essere pagato fino a 30 anni (più info su calcolo mutuo o prestito ipotecario per liquidità).
Di seguito, terminiamo con gli utimi finanziamenti per pagare l'Agenzia delle Entrate, le tasse di successione, i contributi Inps ed imposte varie...

Finanziamento chirografario. NB: alcune banche lo chiamano mutuo, altre prestito ma in sostanza è la stessa cosa. Trattasi, infatti, di un finanziamento in tutto e per tutto assimilabile ad un prestito personale che però ha la caratteristica di non essere rivolto ai privati o comunque a soggetti che agiscono come tali ma, ricollegandoci ai soggetti di cui ai nr. 2 e 3, sono destinati agli autonomi (da intendersi anche i liberi professionisti) ed alle PMI. Dobbiamo distinguere varie ipotesi: 1) una prima forma di credito chirografario di breve e brevissima durata: rimborso fino a 6 mesi e non oltre un anno. Questo tipo di finanziamento chirografario è appositamente offerto da quasi tutte le banche (per es., dal Banco BPM, tutto il circuito BCC, Banca del Veneto Centrale, Bper, ecc.) di norma per finanziare il pagamento di imposte, in particolare gli acconti (Ires, Irpef ed Inps), ma anche la 13esima e la 14esima mensilità dei dipendenti, etc. Avendo un breve periodo di ammortamento, hanno un basso tasso di interesse. 2) un secondo tipo, sempre di chirografario, molto simile al precedente, invece, è quello "mediato" dalle associazioni di categoria (per es. Confartigianato). Anche questo è diretto al pagamento di imposte e tasse come quelle appena descritte, ma a differenza di quello avanzato avanti alle banche, chi usufruisce dell'associazione di categoria ha dei tassi agevolati fino all'1%. 3) trattasi dell'ultima forma di chirografario che è quella libera, cioè svincolata dalla causa (pagamento delle tasse a rate) e che può, in base alla banca, arrivare fino ad oltre 20 anni. Più info su calcolo mutuo chirografario + banche che lo fanno fino a 20 e 30 anni.
Prestito cambializato: di norma, viene invocato quando sono precluse le altre soluzioni indicate in precedenza. Per maggiori informazioni e per conoscere alcuni istituti che li erogano al corrente anno, consigliamo prestiti cambializzati 2024.
Prestito su pegno: la somma che possono erogarci dipende dal valore della cosa da dare in pegno. Poi, questa forma di credito ha una breve durata, al massimo un anno, anche se poco prima della scadenza può essere prorogato. Ove interessati, trovate altre informazioni presso finanziamento garantito da pegno: come funziona. Rivolgersi a dei privati: rappresenta l'ultima delle soluzioni proposte e su di essa non possiamo che rinviare gli eventuali interessati ad una pagina dove vengono evidenziate delle accortezze ed attenzioni per evitare di incappare in truffe o peggio: la trovate su prestiti con cambiali da privati seri: a cosa stare attenti.
A questo punto, crediamo di avervi dato tutte, ma proprio tutte le alternative che un cittadino italiano ha, volendo, al fine poter regolarizzare i conti col fisco...
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